M46 Patton - pag.4

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La torretta dell'M46 era esternamente identica a quella del predecessore M26. Il capocarro aveva a sua disposizione una cupola girevole a 360° dotata di un portello fornito a sua volta di un'apertura per il passaggio di un iposcopio. Il servente al pezzo usufruiva per l'uscita di un portello ovale. Nella foto in alto a sinistra un particolare del montaggio delle antenne radio sulla sommità della torretta. Si noti che il supporto della mitragliatrice differisce da quello illustrato qui sotto, ciò è dovuto al fatto che la foto ritrae il supporto adottato sui prototipi.
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Particolare del supporto e dell'installazione della mitragliatrice Browning da 12,7.
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Particolare e vista esplosa del freno di bocca monostadio installato sull'M46. Nella foto a destra si nota come il carro, oltre alla rizza esterna di fissaggio del cannone, fosse dotato di un dispositivo di blocco del cannone installato all'interno della torretta.

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Due immagini del posto occupato dal cannoniere. Si possono notare alcuni dei dispositivi di mira, diretti ed indiretti, a sua disposizione. Si noti nella foto a sinistra, accanto al telescopio, il braccetto di trasmissione del movimento in elevazione dal cannone al telescopio stesso.

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Il capocarro prendeva posto subito dietro il cannoniere e poteva utilizzare un sedile regolabile in altezza. Dietro ad esso sono posti alcuni dei contenitori dei proiettili.
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Per dialogare con l'esterno, il carro era dotato del sistema interfonico AN/VIA-1 costituito da un'unità esterna contenuta in una scatola blindata ed accessibile da parte della fanteria ed una parte interna a disposizione del capocarro. La chiamata dall'esterno avveniva azionando un pulsante posto sul microtelefono che comandava una luce posta a lato del servente al pezzo, analogamente il capocarro poteva richiamare l'attenzione della fanteria facendo lampeggiare una luce posta al di sotto del portello dell'unità. Si noti a lato del contenitore blindato, la scatola contenente il kit di pronto soccorso.

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m46_403.jpg (38500 byte) Il manuale dava chiare e dettagliate istruzioni su come effettuare il trasporto del veicolo per via ferroviaria. Tutti i particolari, anche i più minuti, venivano descritti in modo da non causare pericoli o danni al materiale. Si noti che questa foto non ritrae un M46 bensì uno dei prototipi T40, infatti in questo carro le coperture posteriori dei fori di accesso alla trasmissione sono quadre anziché tonde. Questo era l'unico elemento esterno che permetteva di distinguere il T40 dai carri di serie.