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Tenente Carrista
FLORIANI MARCELLO

 

ALLA MEMORIA (vedi nota in calce)

 

Ufficiale carrista già distintosi per capacità e valore personale in duri combattimenti, nell’imminenza di importanti operazioni chiedeva ed otteneva il comando di una compagnia carri M/11 di formazione. Impegnato contro preponderanti unità corazzate, con perizia e singolare audacia ne smorzava l’impeto. Ferito gravemente, rimaneva al suo posto di dovere sventando, con ardita abile manovra, rinnovati reiterati attacchi, riuscendo, dopo sanguinosa azione, a determinare favorevole situazione ad altre unità poste in grave inferiorità dall’aggressività avversaria. Nel proseguire dell’azione, manifestatasi fase assai critica che decimava il reparto in uomini e mezzi, rimasto con un solo mezzo anticarro, a corto di munizioni, circondato da ogni lato e fatto segno ad incessante, violento fuoco di ogni calibro, rifiutava sdegnosamente l’intimazione di resa e persisteva nella cruenta lotta a colpi di bombe a mano. Benché nuovamente ferito, la protraeva con indomjta virile fermezza fino all’esaurimento di ogni mezzo di offesa cadendo infine, esausto, tra i suoi valorosi superstiti. Superbo esempio delle più elette virtù di combattente.
Africa Settentrionale, gennaio 1941.

 

Le seguenti note sono state gentilmente inviate dall'Avv. Marco Mariano, nipote della M.O. Floriani, che ringrazio per la collaborazione.

La Medaglia d'Oro che fu concessa all'allora Tenente Floriani, non è in realtà da considerarsi "alla memoria".
In effetti, in un primo momento, la menzionata Medaglia fu effettivamente conferita con tale dizione, ciò in quanto si credeva che il Ten. Floriani, Comandante di plotone carri, fosse disperso in battaglia. In realtà egli, in fin di vita, fu colto prigioniero dagli inglesi, da essi salvato (ed è il termine più corretto in quanto fu conferita addirittura l'estrema
unzione, considerata la gravità delle sue condizioni) e, quindi, condotto in prigionia in India.
A seguito della notizia dell'esistenza in vita del Tenente Floriani, dalla motivazione della Medaglia d'Oro fu espunta la dizione riservata ai caduti in battaglia.
Tornato dalla prigionia, il Ten. Floriani ha proseguito brillantemente la carriera militare, giungendo anche a ricoprire il ruolo di Comandante Generale della Guardia di finanza nel biennio 1978 - 1980 e chiudendo la propria esperienza di servizio con il grado di Generale di Corpo d'Armata.
Dopo la morte, avvenuta nel 1994, per espressa volontà dell'Ufficiale, pienamente ed orgogliosamente accolta dalla famiglia, la Decorazione è stata donata all'Associazione Nazionale Medaglie d'Oro.

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Uno scatto colto in Africa Settentrionale nel 1940, in cui l'allora Ten. Marcello Floriani (ora Generale) mostra ad Italo Balbo alcuni danni subiti dai mezzi italiani a causa dei colpi inglesi.

(foto Gen. Marcello Floriani via Avv. Marco Mariano)